Si tratta di particolari cause civili contro la Pubblica Amministrazione per risarcimento dei danni causati da reati o condotte dolose o colpose di magistrati o altri tipi di dipendenti pubblici di qualunque livello.
Consigliamo la via civilistica sia perché ciò che conta è essere risarciti, sia perché la via penalistica, in questi casi, non dà quasi mai frutti. A riguardo non citiamo nemmeno in giudizio il magistrato o il pubblico dipendente responsabile, ma solo la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero o comunque l’Ente datore di lavoro».